Prevenzione tossicità farmaci oncologici innovativi


Volto a conoscere e gestire, con la partecipazione diretta del malato, i possibili effetti collaterali dei farmaci oncologici di nuova generazione.

Più c’è informazione e conoscenza, minori possono essere le tribolazioni … prendere parte attivamente al percorso di cura significa favorire ed accelerare il processo di guarigione.
È questo l’obiettivo primario del progetto “Prevenzione tossicità farmaci oncologici innovativi” condotto all’interno dell’USC Oncologia n collaborazione con la ASL e il Dipartimento Interprovinciale Oncologico di Bergamo: conoscere e informare per rendere le persone parte attiva del proprio percorso di guarigione.
Gli effetti collaterali dei farmaci oncologici, chiamati in gergo medico “eventi avversi”, sono un importante problema clinico, non solo perché influiscono negativamente sulla qualità della vita, ma soprattutto perché le reazioni possono essere talmente importanti da costringere talvolta il paziente ad abbandonare la terapia, compromettendo i risultati del trattamento.
I farmaci di ultima generazione, a differenza delle terapie chemioterapiche tradizionali, possono essere somministrati per bocca, per periodi prolungati e a domicilio, con eventi avversi che possono essere cumulativi e per molti aspetti diversi da quelli tradizionali della chemioterapia classica. Essi richiedono quindi un’attenzione particolare, che deve essere presente non solo nell’équipe sanitaria ma nel paziente in prima persona e in chi lo assiste al domicilio.
Il progetto, innovativo ed economicamente impegnativo, si svilupperà nell’arco del quadriennio 2015-2018, e vuole realizzare strumenti e percorsi per informare e far conoscere meglio ai pazienti, ai familiari ed ai medici di famiglia questi nuovi farmaci oncologici orali, detti a bersaglio molecolare, ed i loro potenziali effetti collaterali.
L’obiettivo è inoltre quello di fornire un’adeguata educazione su come monitorare e gestire preventivamente a casa propria, in maniera autonoma ma efficace, questi effetti collaterali, anche attraverso provvedimenti dietetici, igienici o sanitari, e rendere quindi il trattamento oncologico più tollerabile.