Piemonte, nuova colonscopia virtuale salverà più vite
Per combattere il tumore del colon retto, seconda causa di morte per neoplasia in Occidente che in Italia colpisce ogni anno 20 mila persone uccidendone il 50%, è stato messo a punto in Piemonte un nuovo esame diagnostico, la colonscopia virtuale. Realizzarla ha richiesto sei anni di ricerca, e gli studi preliminari compiuti dall’Ircc di Candiolo su una popolazione a elevato rischio hanno dimostrato la sua grande precisione. La Regione Piemonte investirà ora 4,7 milioni di euro per testarla su un campione più grande e meno mirato. Partirà così nelle prossime settimane un nuovo screening che coinvolgerà 26 mila cittadini. L’obiettivo è salvare più persone possibile da una patologia che colpisce il 5,1% degli uomini e il 3,1% delle donne, la cui cura costa mediamente al servizio sanitario 30 mila euro a malato. Il nuovo strumento diagnostico, denominato Cad (Computer Aided Detection), è frutto di una sinergia che ha coinvolto numerosi soggetti, fra cui l’Ircc di Candiolo, il centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino, e il Centro per l’Epidemiologia e la prevenzione oncologica della Regione Piemonte. La tecnica studia il colon retto utilizzando i dati di una Tac, che viene effettuata dopo avere introdotto aria nell’intestino tramite una piccola sonda rettale. Il paziente non deve assumere alcun purgante, ma soltanto bere una soluzione di contrasto a base di iodio. Il computer farà il resto, permettendo al medico di navigare virtualmente all’interno del retto, vedendone le pareti e le eventuali irregolarità. L’idea, hanno sottolineato gli assessori Andrea Bairati ed Eleonora Artesio, che per primi hanno creduto nel progetto, è riuscire con questo nuovo mezzo a salvare più vite. Un esame molto meno invasivo della colonscopia tradizionale infatti invoglierà più persone a sottoporvisi. E poiché il tumore del colon è caratterizzato da una crescita particolarmente lenta, circa dieci anni, una diffusa diagnosi precoce potrà abbatterne sensibilmente l’elevato indice di mortalità.