In Italia 2,2 mln malati di tumore, ma oggi si guarisce di più.
Sono 2.250.000 gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore (il 4% dell’intera popolazione): la maggior parte sono donne (1.250.000) e persone anziane. Tra le donne con tumore, la diagnosi piu’ frequente (42%, oltre mezzo milione di italiane) e’ rappresentata dal tumore della mammella. Tra gli uomini, il 22% dei casi prevalenti (quasi 220.000 italiani) e’ costituito da pazienti con tumore della prostata. Sono questi i dati principali contenuti nel Rapporto dell’Associazione Italiana Registri Tumori. Ci sono differenze geografiche rilevanti nella percentuale di persone viventi con tumore: si passa da oltre il 5% in alcune aree del Nord, fino a valori tra il 2 e il 3% al Sud. E quasi 1.300.000 italiani (2,2% della popolazione) sono lungosopravviventi, hanno cioè avuto una diagnosi di tumore da più di 5 anni. Costoro sono spesso liberi da malattia e da trattamenti antitumorali. Quasi 800.000 persone (l’1,5% della popolazione) sono vive dopo oltre 10 anni dalla diagnosi di tumore. Il Rapporto fotografa la prevalenza della patologia tumorale in Italia basandosi sui dati raccolti da 24 Registri tumori Italiani attivi da almeno 5 anni in una popolazione pari al 29% della popolazione nazionale. Quasi una persona ogni 25, vive dopo una diagnosi di tumore. Spesso si tratta di donne e di anziani: un terzo ha oltre 75 anni e circa tre/quarti (1.600.000) hanno oltre 60 anni. Sotto i 40 anni, sono quasi 200.000 le persone viventi dopo un tumore. Il tumore e’ una malattia grave, però, si può convivere con esso per molti anni e in molti casi guarire. E’ stato stimato che circa 700.000 italiani, quasi un terzo di tutte le persone in vita dopo una diagnosi di tumore, possono ritenersi guarite. Questa stima approssimativa si basa sull’assunzione che i pazienti siano guariti se raggiungono un’attesa di vita simile a quella delle persone non affette da tumore; questo, per la maggior parte dei tumori, avviene dopo 10 o 15 anni dalla diagnosi.